LA FISCALITA’ DEGLI OMAGGI DI NATALE: SCHEMA PRATICO

Gli omaggi di Natale si suddividono sostanzialmente in due categorie:

  • Omaggi di beni che non rientrano nell’attività tipica della propria dell’impresa
  • Omaggi natalizi ai clienti di beni oggetto dell’attività

1.   Omaggi di beni che non rientrano nell’attività tipica della propria dell’impresa

Gli acquisti di beni che poi verranno ceduti a titolo gratuito (omaggi), la cui produzione o il cui commercio non rientra nell’attività tipica impresa/professionista, costituiscono “spese di rappresentanza”.

Le “spese di rappresentanza”, sono quelle effettivamente sostenute e documentate, per:

  • Effettuate per promozione o di potenziamento delle relazioni;
  • In grado di generare anche potenzialmente benefici economici per l’impresa, oppure sia coerente con pratiche commerciali di settore.
  • Cessioni gratuite di beni o servizi;

In particolare, l’omaggio natalizio di un bene non oggetto dell’attività dell’impresa (ad esempio una bottiglia di vino):

  • Costituisce spesa di rappresentanza, se destinato alla clientela;
  • Se dato ai dipendenti è qualificabile come spesa per prestazione di lavoro.

Omaggi natalizi ai clienti: la deducibilità dal reddito

Vediamo il trattamento fiscale ai fini reddituali (IRPEF/IRES) degli omaggi di beni non oggetto dell’attività propria dell’impresa ai clienti.

Ai fini reddituali i costi sostenuti per l’acquisto di beni destinati ad omaggio ai clienti, sono deducibili secondo i seguenti limiti:

 

DEDUCIBILITA’ AI FINI REDDITUALI (IRPEF/IRES)
Soggetto giuridico:

Impresa/imprenditore individuale/società ecc.

Ricavi Limite massimo deducibile

 

Limite di spesa deducibile
Fino a € 10 milioni 1,5% 150.000
Per la parte eccedente € 10 milioni e fino a € 50 milioni 0,6% 150.000+240.000
Per la parte eccedente € 50 milioni 0,4% 390.000+0,4% dell’eccedenza
Deducibile al 100% se di valore unitario non superiore a 50 €
Soggetto giuridico:

Lavoratore Autonomo/professionista ecc.

Nel limite dell’1% dei compensi percepiti nell’anno, a prescindere dal valore del bene

 

 

  1. Omaggi natalizi ai clienti di beni oggetto dell’attività

Trattamento ai fini IVA

Nel caso in cui il bene sia oggetto dell’attività d’impresa l’IVA è normale che sia stata detratta, come qualsiasi altro bene inerente l’attività; si dovrà, allora, applicare la regola generale dell’imponibilità della cessione gratuita.

Ciò significa che l’impresa potrà evitare di chiedere il pagamento dell’IVA al cliente, facendosene carico direttamente, a patto di:

  • Fare una autofattura per omaggi; una per ogni singolo omaggio oppure riepilogativa degli omaggi effettuati durante il mese.
  • Iscrizione nel registro degli omaggi (da compilare giorno per giorno).

Trattamento ai fini reddituali (IRPEF/IRES)

Gli acquisti di questa tipologia di beni rientrano tra le spese di rappresentanza. Quindi con le stesse regole per gli omaggi non oggetto dell’attività.

Omaggi natalizi ai dipendenti

Gli omaggi ai dipendenti non sono spese di rappresentanza, ma sono deducibili dal reddito d’impresa, purché non siano spese sostenute in favore dei dipendenti con finalità di educazione, istruzione, ricreazione, etc.

Attenzione alla soglia dei 258,23 euro per periodo di imposta.

Si badi, però, che:

  • Se la soglia viene superata, l’intera somma diventa imponibile in capo al lavoratore, non solo l’eccedenza;
  • Si tiene conto, ai fini del superamento della soglia, di tutti i beni ed i servizi offerti a titolo gratuito durante tutto il periodo d’imposta in favore del singolo dipendente, nonché del suo coniuge e dei suoi familiari.

Pertanto, un cesto natalizio del valore, ad esempio, di 100 euro può senz’altro essere regalato a tutti i dipendenti, e costituisce un costo deducibile per l’impresa, senza essere imponibile per il dipendente.

Un omaggio, invece, di valore superiore a 258,23 euro resta deducibile per l’impresa, ma deve essere imputato al dipendente (e quindi tassato in capo a quest’ultimo) per il suo intero valore.

 

Deducibilità della cena o pranzo di Natale:

 

  1. Spese per cene natalizie esclusivamente per i dipendenti

Le cene organizzate dall’impresa/datore di lavoro per lo scambio degli auguri natalizi non possono essere qualificate come spese di rappresentanza per eventi in cui sono presenti esclusivamente dipendenti dell’impresa, in quanto non possono considerarsi spese sostenute nell’ambito di un’attività promozionale.

Il costo sostenuto è quindi deducibile:

  • Nel limite del 75% della spesa sostenuta come per le spese di albergo e ristorante
  • Nel limite del 5 per mille delle spese per prestazioni di lavoro dipendente

Ai fini Iva, questa risulta indetraibile in quanto relativa ad un costo per i dipendenti.

 

  1. Spese per cene natalizie anche con soggetti terzi all’impresa (clienti ecc.)

Questo tipo di spesa, qualificabile come “di rappresentanza”, dovrà prima essere ridotta al 75% e poi cumulata alle altre spese di rappresentanza e confrontate con i limiti stabiliti in base al reddito.

In altri termini devono essere assoggettate a due limiti:

  • Bisognerà applicare il limite di deducibilità del 75%;
  • Successivamente, al limite previsto per le spese di rappresentanza

L’IVA è indetraibile.

 

Le informazioni indicate sono a scopo informativo e divulgativo e non sono da intendersi equivalenti e valevoli quanto il consulto di un Professionista; quindi per valutare caso per caso consigliamo di rivolgersi ai propri professionisti di fiducia.

 

Dott. Dario Bacchiocchi